Storia del comune
Edificata sopra uno sperone a più di cinquecento metri il livello del mare, Caprarola deve ai suoi antichi feudatari e al genio dell’architetto Jacopo Barozzi detto il Vignola la sua particolare struttura urbanistica che la pone per importanza al pari di Pienza in Toscana e a Palmanova in Friuli Venezia Giulia. Il suo impianto viario orientato lungo l’asse dell’antica “Via dritta”, la maggiore via Cittadina, culmina nel piazzale antistante la mole dominante del Palazzo Farnese.
La famiglia Farnese considera come propria “culla” la Tuscia viterbese: la fortuna della stirpe nacque qui e qui gli esponenti principali della casata vollero fossero celebrati i propri fasti. Molte località della Tuscia possiedono castelli, rocche o ville farnesiane ma la vera “reggia” è quella costruita a Caprarola per Alessandro Farnese, nipote di papa Paolo III.
Questa maestosa residenza cinquecentesca fu iniziata al terzo decennio del Cinquecento da Antonio da Sangallo, che aveva avuto l’incarico di costruire una fortezza dal futuro Papa Paolo III, ai tempi semplice cardinale. All’ascesa del Farnese al soglio pontificio l’importanza e le fortune della famiglia vennero notevolmente accresciute e sancite con l’istituzione, del Ducato di Castro: Caprarola divenne sede di una residenza la cui costruzione, affidata al Vignola, poté giovarsi della struttura pentagonale abbozzata dal Sangallo, sapientemente trasformata per la nuova, pacifica destinazione.
E’ in questo momento che l’abitato subisce, seguendo il progetto del Vignola, una radicale risistemazione secondo schemi urbanistici ben definiti, come del resto è successo per Pienza e Palmanova.
L’antico centro che si sviluppava tra le piccola parrocchiali, il Castello e la fontana delle Tre Cannelle, venne “sfondato” per procurare al Palazzo Farnese il suo ingresso trionfale. La costruzione del nuovo asse viario con le sue cinque piazze equidistanti, modificò l’antico impianto urbanistico tramite l’abbattimento di castelli chiese e numerose abitazioni private; per rimediare ai disagi, in tal modo causati alla popolazione, il cardinale Alessandro favorì la costruzione di nuovi palazzi, lungo il maestoso viale così costituito.
Così le nobili famiglie al seguito dei farnese costruirono gradevoli edifici progettati anche dal Vignola: come i palazzi Sebastiani, Mariani, Restituti, Moscheni ,l’Ospedale, di S.Giovanni, e la chiesa di S.Marco. Al Palazzo Farnese, che si trova al culmine della Via Dritta, si accede tramite una doppia rampa di scale collocata su un’ampia piazza trapezioidale. Dal balcone al centro della facciata si domina l’intera cittadina e l’intero, ampio paesaggio circostante: il Monte Soratte (carico di reminiscenze storiche e letterarie), il Terminillo, i Monti Sabatini, le vallate dei boschi All’interno del Palazzo, invece, si può ammirare la magnifica Scala Regia: una scalinata a chiocciola poggiante su ben trenta colonne doriche e dai gradini cosi ampi da essere saliti a cavallo da Alessandro Farnese, cardinale e nipote di papa Paolo III che, si dice, amava gli onori ed i fasti ma assai poco le scalate faticose. Da questa scalinata si accede al Piano Nobile. Qui troviamo la Sala dei Fasti di Ercole, decorata magistralmente da da Federico Zuccari con la raffigurazione della creazione mitologica del lago di Vico, che si trova tra due paesi. Il lago, in realtà di origine vulcanica, infatti, secondo una legenda cara ai colti e raffinati Farnese, sarebbe stato creato da un colpo di clava di clava di Ercole, invincibile eroe figlio di Giove. Attraggono e affascinano il visitatore, inoltre imponente Sala del Concilio di Trento, nella quale il Vignola ha sapientemente Sala del Concilio di Trento, nella quale il Vignola ha sapientemente ricreato, con il pannello colonne estremamente “verosimili” la fantastica Sala dell’Aurora, affrescata da Taddeo Zuccari seguendo le indicazioni dei dotti e letterati Annibal Caro, Fulvio Orsini, Onofrio Panvinio, come del resto si è verificato per molte stanze del palazzo; la Sala del Mappamondo, dove è rappresentato il mondo allora conosciuto, nei suoi incerti e misteriosi confini, in base ai suggerimenti tratti dalle descrizioni degli esploratori; la Sala degli Angeli O Dell’Eco dove si verifica particolari effetti sonori e acustici. Alla morte di Taddeo Zuccari, l’esecuzione degli affreschi del palazzo proseguì per opera del fratello Federico Zuccari, di Jacopo Zanguidi detto il Bertoja allievo del Parmigianino, Bartolomeo Spranger, di Giovanni De Vecchio e di tanti altri artisti minori. All’interno del Palazzo si trova anche lo spazio totalmente “umanizzato” del Bramantesco Cortile Circolare, che ancora oggi ancora oggi torna ad animarsi, durante la stagione estiva, quando si svolgono concerti e manifestazioni culturali. Sul retro del palazzo, infine, si aprono i giardini all’italiana, architettura precisa ed elaborata, secondo quanto richiedeva il gusto cinquecentesco, i quali culminano nella segreta Casina del Piacere, fatta costruire in epoca immediatamente successiva al Palazzo e già residenza estiva del Presidente della Repubblica Luigi Einaudi.
Nel 1995, proprio per merito della sua particolare urbanistica, Caprarola è stata oggetto di studio da parte della Scuola di Architettura del Principe Carlo d’Inghilterra. Sua Altezza Reale in persona accompagnato dall’ambasciatore britannico a Roma, è venuto in visita ai suoi allievi, nel corso del loro soggiorno di studio a Caprarola, e ha soggiornato nella “casina del piacere” nel parco di Palazzo Farnese.
Poco lontani dal principale monumento Farnesiano di Caprarola si possono visitare, inoltre, la bella chiesa della Madonna della Consolazione, fatta edificare da Orlando Farnese, il Palazzo delle Scuderie Farnese, oggi interamente ristrutturato, sede convegnistica e centro di attività culturale, il Castello dei Prefetti Di Vico, ed il Convento Carmelitano con annessa la Chiesa di S,Teresa, dove si possono ammirare alcune tele di Guido Reni, Giovanni Lanfranco e Alessandro Turchi detto l’Orbetto.
Come già accennato, poco distante dal centro abitato, si può ammirare lo splendido scenario del Lago del Vico, facente parte un tempo della romana “Silvia Cimina” descritta negli scritti di Tito Livio e dichiarata Riserva Naturale Regionale già dal 1982. I visitatori, dunque, possono scegliere di variare il proprio soggiorno con piacevoli escursioni nei Sentieri Natura, che si snodano nei vari Ambienti della Riserva Naturale del Lago di Vico, oppure con l’esercizio di vari sport. A Caprarola, inoltre, ci sono anche interessanti opportunità di shopping e la possibilità di visitare alcune aziende agrituristiche. Il paese, infine, è importante per la grande produzione di castagne e soprattutto di nocciole (di qui la “Sagra della Nocciola” ultimo week end di Agosto e 1 Settembre) con le quali si riforniscono le grandi industrie dolciarie, localmente si preparano dolci tradizionali come tozzetti, amaretti, verginelle ed altri dolci come la “giuvanna”, strufoli e pizzacce. Queste specialità della cucina locale e tante altre come pici, tacconi, filetti di persico e pesce di lago possono essere gustate presso i numerosi ristoranti del posto.
MANIFESTAZIONI ANNUALI NEL COMUNE DI CAPRAROLA
17 GENNAIO – Festeggiamenti in onore di S. ANTONIO ABATE
Benedizione degli animali, sfilate di cavalli , “CORSA DELLA STELLA” : gara di destrezza tra i cavalieri più abili del paese . Apertura del Carnevale con sfilata di Carri e Mascherate Carnevalesche. Replica il giorno del Martedì Grasso.
2° DOMENICA DI MAGGIO – Festa della MADONNA DEL BARCO
si svolge a 6 Km da Caprarola nell’omonima Chiesa , con processione , giochi popolari e scampagnate .
22 MAGGIO – S. RITA DA CASCIA
Il Rione S. Marco organizza i festeggiamenti in onore della santa.
ULTIMO WEEK-END DI MAGGIO
MOSTRA MERCATO presso il Centro commerciale La Paradisa. Artigianato, Macchine Agricole e generi vari . E’ in questa occasione che vengono presentate le attrezzature agricole più innovative per la coltivazione di nocciole e castagne prodotti prevalenti dell’economia locale.
13 GIUGNO – Festeggiamenti in onore di S. ANTONIO DA PADOVA
giochi popolari, concerti, manifestazioni varie. Il Sabato più vicino al 13 Giugno si svolge una delle processioni più suggestive e sentite a cui partecipano quasi tutti gli uomini del paese. E’ tradizione infatti che una moltitudine di soli uomini disposti in doppia fila, accompagni il Santo in una lunghissima Processione con ceri, candele e gigli di S. Antonio.
ULTIMO WEEK-END DI AGOSTO E 1 SETTEMBRE – SAGRA DELLA NOCCIOLA
E FESTA DEL PATRONO S. EGIDIO ABATE
Manifestazioni enogastronomiche con piatti e dolci a base di nocciola. Grande Sfilata di Carri Folcloristici ed Agresti dove le più belle ragazze del paese danzano e distribuiscono gratuitamente nocciole, dolci e gelati alla nocciola. 1 Settembre – S.Egidio Abate, patrono di Caprarola. Solenne processione in onore del santo.
FESTE NATALIZIE
Il mercato settimanale si svolge nella giornata di martedì presso il Centro Commerciale “La Paradisa” con settori merceologici di vario genere.
UFFICIO TURISTICO COMUNALE Via F. Nicolai, 2 – 01032 CAPRAROLA (VT)
T.+39 – 0761646157 FAX +39 0761647865
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