Monitoraggio acque in distribuzione nell’acquedotto comunale

Il monitoraggio acque in distribuzione nell’acquedotto comunale è controllo costante della qualità e della sicurezza dell'acqua distribuita, per garantire che soddisfi gli standard igienico-sanitari e risponda alle esigenze della comunità.

Con questa sezione  si vuole informare i cittadini di Caprarola su un tema importante qual è quello dell’acqua.
Si rende noto, al riguardo, che il sistema idrico di Caprarola è attualmente dotato dei seguenti impianti di trattamento delle acque destinate al consumo umano:

– trattamento attraverso dosaggio reagenti per la regolazione automatica e controllo del PH entro limiti stabiliti;
– trattamento attraverso dosaggio cloro con lettore redox per la regolazione automatica secondo normativa vigente;
– potabilizzazione acque capatate dal lago di Vico attraverso filtrazione a quarzite e carboni attivi e attraverso filtrazione con idrossido ferrico dearsenificatore (con recente potenziamento mediante raddoppio filtri ed istallazione sistema di telecontrollo dell’intero impianto);
– debatterizzatori nelle fontane pubbliche con sorgente autonoma (“Pilo” e “Tre cannelle”) e presso le scuole;
– dearsenificatore nel pozzo di Magliano basso e nella fontana di “Tre cannelle”;
– dearsenificatori nella mensa scolastica e asilo nido comunali, nella scuola materna elementare e media e nella scuola materna privata;

Si ricorda inoltre che allo stato attuale, comunque, nonostante non ci siano rischi per la salute dei cittadini, il Comune di Caprarola è costretto a mantenere l’ordinanza di non potabilità delle acque captate dal Lago di Vico.
Questo perchè la AUSL di Viterbo, nel richiedere alla Regione Lazio la riclassificazione dello stato di salute delle acque del Lago di Vico, ha sospeso il giudizio di idoneità delle acque provenienti appunto da detto bacino idrico, vietandone l’uso potabile nei comuni di Caprarola e Ronciglione, in attesa di tale riclassificazione.

Come introduzione esplicativa ad ogni analisi effettuata si riporta:

“In relazione alla richiesta di pari oggetto da parte di codesto Ente, si comunicano i risultati delle analisi condotte sulla determinazione di cianobatteri e tossine [microcistine (MC), cilindrospermopsina, anatossina-a , nodularina (Nod), cianopeptoline (CYP) e microginine] relativi a campioni di acqua da destinare e destinata al consumo umano prelevati a cura di questo Istituto in data [………..].I valori analitici riscontrati nelle acque dopo potabilizzazione ed in distribuzione, limitatamente ai campioni esaminati, al periodo oggetto dei campionamenti ed ai principi tossici ricercati, non hanno evidenziato rischi sanitari correlabili a fenomeni di tossicità acuta o cronica nelle acque destinate al consumo umano distribuite nel Comune di Caprarola, tenendo conto dello stato della valutazione del rischio ad oggi disponibile in materia[1].”


[1] Sulla base dei dati tossicologici disponibili (Tolerable Daily Intake, TDI di 0,04 μg/kg pc/giorno), ed assumendo una quota significativa (80%) di esposizione correlata al consumo di acqua, l’OMS ha definito un valore guida provvisorio di 1,0 μg/L per la microcistina-LR, una delle microcistine più tossiche, frequentemente riscontrata nelle acque superficiali. Tale valore, riferito al contenuto totale di tossina (intra ed extracellulare), è stato adottato come valore di parametro in molte legislazioni nazionali, anche nell’ambito dell’UE.
L’OMS non ha definito alcun valore guida per la tossina cilindrospermopsina nelle acque destinate al consumo umano. Alcune valutazioni tossicologiche disponibili in letteratura (Tolerable Daily Intake, TDI di 0,03 μg/kg pc/giorno), assumendo una quota significativa (90%) di esposizione correlata al consumo di acqua, hanno proposto un valore limite di 1,0 μg/L per la cilindrospermopsina in acque destinate al consumo umano per la tutela da esposizion i a lungo termine [Falconer, I. R., Hardy, S. J., Humpage, A. R., Froscio, S. M.,Tozer, G. J. and Hawkins, P. R. (1999b) Hepatic and renal toxicity of the blue-green alga (cyanobacterium) Cylindrospermopsis raciborskii in male Swiss Albino mice. Environmental Toxicology 14, 143-150. // Falconer, I. R. and Humpage, A. R. (2001) Preliminary Evidence for In-Vivo Tumour Initiation by Oral Administration of Extracts of the Blue-Green Alga Cylindrospermopsis raciborskii Containing the Toxin Cylindrospermopsin.Environmental Toxicology 16, 506- 511].Limiti normativi per la cilindrospermopsina sono stati stabiliti  in Nuova Zelanda e il Brasile, pari rispettivamente a 3 μg/L e 15 μg/L. [Burch MD. Effective doses, guidelines & regulations.  Adv Exp Med Biol.2008;619:831-53].

Stato Ecologico e Stato Chimico dei Corpi Idrici Lacustri (2015-2017)

Goletta dei Laghi


Pagina aggiornata il 21/08/2024



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