Descrizione
Il Comune di Caprarola e ATCL, circuito multidisciplinare del Lazio sostenuto da MIC – Ministero della Cultura e Regione Lazio, presentano la stagione teatrale 2024-2025 del Teatro Don Paolo Stefani, otto spettacoli in abbonamento e tre fuori abbonamento.
Queste le parole del sindaco di Caprarola, Angelo Borgna: “Quest’anno abbiamo lavorato per offrire una programmazione ricca e variegata, capace di parlare a tutta la comunità. Ci saranno spettacoli per bambini, serate di comicità, magia, musica e tanto altro. Un’occasione per vivere momenti di svago e cultura insieme”.
“Anche quest’anno, il nostro obiettivo è offrire un programma ricco di emozioni, riflessioni e momenti di condivisione, continuando a promuovere l’arte e la cultura come strumenti fondamentali per la crescita della nostra collettività – affermano Isabella Di Cola e Luca Fornari, rispettivamente Direttrice Artistica e Amministratore Delegato di ATCL -. Il nostro impegno è di continuare a valorizzare il Teatro Don Paolo Stefani come un luogo di incontro, di scambio e di crescita, dove la magia della scena si fonde con la bellezza della nostra comunità. In un periodo in cui il bisogno di connessione e di cultura è più forte che mai, il teatro si conferma come uno spazio vitale di riflessione, intrattenimento e condivisione”.
Ad aprire la stagione, domenica 12 gennaio alle 17.30, Amore – Il Teorema di Sarah, di e con Milena Mancini, regia Vinicio Marchioni. L’Amore, per Sarah, è un cammino da equilibrista a trecento metri d’altezza. Per lei una relazione d’Amore consiste in due persone che si amano e camminano su due fili paralleli che si incontrano all’infinito. Ma cosa significa amare? Come riuscire a non cadere? L’amore con il matrimonio finisce o si trasforma? Come arrivare a quel punto d’incontro? Con questo spettacolo torno ad esprimermi sul palco anche attraverso la danza. Situazioni, concetti e parole plasmano il corpo: interpreto la frenesia di Sarah innamorata, quando diventa mamma, quando sostiene il marito, quando si ferma e comprende che non è un supereroe, quando trova il coraggio di fare pace con la sua figura materna, quando scopre che l’amicizia cambia come l’amore, si tramuta in bene, rispetto e coraggio. In un’epoca di social, filtri, emoticon e stories a termine, torno sul palco per condividere una storia d’Amore. Un invito a tornare a viverci dal vivo, a prendere coscienza dell’impegno e del coraggio di cui ha bisogno l’Amore. Sarah è il connubio di tutte le donne che ho conosciuto nella mia vita, di tutte le conversazioni rubate al bar, è la migliore amica che racconta la sua ultima storia d’amore, è la voce dell’amante che vomita verità scomode, è una madre in tuta che indossa la felpa al contrario sulla quale il barista, per sbaglio, ha versato un cappuccino bollente. Sarah è la Principessa boomer del duemila: innamorata di suo marito, melensa e rude, moglie e amante, figlia e madre, forte e persa, alla continua ricerca di un equilibrio sul filo della vita.
Domenica 26 gennaio alle 17,30, Mamma ho perso…L’Aureli, di Emanuela Aureli e Sergio Di Folco, con Emanuela Aureli, musiche dal vivo Giandomenico Anellino. Emanuela Aureli, nota imitatrice e personaggio molto amato dal pubblico. Lo spettacolo è un one woman show in cui l’Aureli si diverte a mettere in scena i suoi personaggi con i quali negli anni si è fatta conoscere al grande pubblico. Con brillante ironia, racconta i suoi inizi artistici, la gioia di essere diventata mamma attraverso racconti che entusiasmano il pubblico e lo divertono. Un sano divertimento, cambi di voci, di espressioni mimiche grazie alle quali Emanuela riesce velocemente ad impersonare i suoi personaggi con grande capacità espressiva da tenere inchiodato il pubblico per un’ora e mezzo. Una voce bellissima ed una grande dote; quella di divertirsi e di divertire, partendo da una propria speciale autoironia. Non mancano le interazioni con il grande musicista nonché chitarrista Gian Domenico Anellino con il quale l’artista interagirà facendo uscire la sua verve comica oltre che musicale! Aneddoti, curiosità, impersonificazioni e grande allegria sono i compagni di viaggio, un viaggio nel teatro che si accende per dare vita ad emozioni ed intense risate. L’Aureli sembra non essere sola sul palco, vediamo passare cantanti come Albano, Orietta Berti, Mahmood, Fiorella Mannoia, Malika Ayane, Pino Daniele, i Ricchi e Poveri, Vasco Rossi, Loredana Bertè, Celine Dion, Il Volo, Noemi, Iva Zanicchi, Patty Pravo, Katia Ricciarelli e tanti altri che sembrano uscire magicamente sulla scena dando l’impressione che su quelle tavole del palcoscenico ci siano tante anime e che non sia mai sola. Ma non finisce qui, continua con Milly Carlucci, Mara Venier, Sofia Loren, Maria De Filippi, Barbara D’Urso, Antonella Clerici, Cristiano Malgioglio, Il Papa, il Presidente Mattarella ecc. ecc. ecc. La sua identità si perde, basta un cambio di parrucca e la scena si illumina del suo talento. Ecco che “Mamma ho perso… l’Aureli” diventa lo slogan divertente, il filo conduttore che unisce i suoi mille volti, che piano piano prendono il sopravvento e come per magia le rubano l’anima e la sua vera identità. Allora non vi resta che godervi lo spettacolo.
Sabato 8 febbraio alle ore 21,00, Diavoli in cucina, di Massimo Natale, Gianni Quinto e Maurizio Paniconi con Alessandro Tirocchi, Valeria Monetti, Maurizio Paniconi e Simone Giacinti, regia Massimo Natale. Michela dirige un ristorante famoso in città e lavora con Francesco, Marco e Nando, facendo di tutto: dalla preparazione al servizio ai tavoli, fino all’intrattenimento per i clienti. I quattro sono anche grandi amici e nei momenti in cui il locale è chiuso al pubblico si confidano e confrontano sempre con tagliente ironia. Tutto cambierà quando il personale del locale dovrà essere ridotto: uno di loro è di troppo e allora si scatenerà una guerra. La commedia è un graffiante spaccato degli eventi che stiamo vivendo: dalla voglia di ripresa al problema dell’occupazione, fino ai rapporti di amicizia e di affetto che possono essere messi in crisi da un momento all’altro. La storia sarà raccontata con ritmo, toni dissacranti e continue sorprese che divertiranno lo spettatore catapultandolo quasi nella cucina del locale.
Domenica 23 febbraio alle 17,30, L’unica donna per me. di Norm Foster, traduzione di David Campora e Pino Tierno, adattamento di Luigi Russo, con Attilio Fontana e Clizia Fornasier, regia Luigi Russo. Pietro incontra Anna in un bistrot, scopriamo che erano sposati e che il matrimonio non ha funzionato. Attraverso divertenti flashback e battute sul passato, ricostruiamo i passaggi fondamentali della loro storia d’amore. Una storia d’amore curiosa e sorprendente che crea un legame empatico con i due personaggi. Pietro e Anna sono diversi ma complementari, raccontano la loro vicenda con originalità e ironia, alternando momenti di gioia, allegria e amarezza, per un finale tutto da scoprire.
Domenica 9 marzo alle 17,30, Buoni e Cattivi? Punti di vista, scritto da Riccardo Bàrbera, con Miriam Mesturino, Franco Oppini e Gino Auriuso. Una carrellata teatrale sull’eterna lotta tra il bene e il male, un viaggio nelle sfide tra buoni e cattivi dalle origini del mondo fino ai giorni nostri. Personaggi presi in prestito dalle Sacre Scritture, Boccaccio, Shakespeare, Pirandello, Allen… Uno zibaldone semiserio che spazia tra storia e poesia, tra parodia e teatro classico, tra antiche fiabe “terrificanti” e sketches, ponendosi sempre la stessa domanda: nell’era della relatività ha ancora senso dividere il mondo tra buoni e cattivi? A volte il buono risulta insopportabile, il cattivone è solo ridicolo, a volte dipende dal punto di vista: ogni nemico ha un nemico malvagio per cui è lui il nemico malvagio. Nel secolo dei dubbi, in cui la comunicazione ci bombarda continuamente con messaggi contraddittori siamo così sicuri di saper distinguere cos’è il bene e cos’è il male? Chi sono i buoni e chi sono i cattivi? Sul palco Franco Oppini, Miriam Mesturino e Gino Auriuso si avvicendano, si intersecano, si sdoppiano in una carrellata che scandaglia il teatro e la letteratura di tutti i tempi alla ricerca dell’eterno contrasto tra il bene e il male, a volte reinterpretando in chiave dubbiosa grandi sfide, come quella tra Caino e Abele, a volte portando in scena brani di grandi autori che già di questo dubbio hanno fatto tesoro (da Shakespeare a Woody Allen, da Boccaccio a Pirandello). Il ritmo è incalzante, l’ironia è imperante, ma lascia spazio a momenti di pura e intensa teatralità. Il grande protagonista di questo scoppiettante show è il pubblico, chiamato a stilare ogni sera una nuova classifica di… Buoni o Cattivi?
Domenica 23 marzo alle 17,30, Il meglio di…noi, di Marco Falaguasta e Alessandro Mancini, con Marco Falaguasta. Nei suoi precedenti spettacoli, Marco ha viaggiato, in lungo e in largo, negli anni 70/80/90 fino ai giorni nostri. Ha rincontrato figure e circostanze iconiche di quegli anni: la maestra delle elementari, le prime esperienze sentimentali, il Ciao della Piaggio, l’impegno politico tanto ingenuo quanto illusorio e quella voglia di diventare grandi, animata da fantasia ed entusiasmo. La storia di Marco è quella di tutti noi: noi che siamo cresciuti con le feste fatte a casa del festeggiato e che oggi accompagniamo i nostri i figli a farle nei locali con dj e free bar ma che soprattutto … mettiamo la sveglia alle 2 di notte per andarli a riprendere! In un susseguirsi incalzante di battute divertenti, canzoni dal vivo, che tutti conosciamo, e prese di coscienza, lo spettatore è portato a porsi, insieme a Marco, con il quale l’interazione è continua, la domanda: “come siamo arrivati ad essere quello che siamo oggi? Com’è potuto succedere che l’intelligenza artificiale abbia potuto sostituire il bar, la piazza d’incontro e che cialde abbiano rimpiazzato la moka? “La cosa più bella è che all’esito del confronto, tra la musica e le risate troveremo le risposte in un coinvolgente “il meglio di …” sintesi dei due spettacoli precedenti ma con un nuovo percorso pieno di riflessioni e divertimento.
Domenica 6 aprile alle 17,30, Poubelle, di Luca Lombardo e Augusto Fornari, con Luca Lombardo, regia Augusto Fornari. Luca Lombardo è un artista internazionale che ad oggi si è esibito in 14 paesi del mondo. Uno degli artisti più completi del panorama nazionale. Attore, intrattenitore, trasformista, mago, clown. Difficile riuscire a descrivere in poche parole questo performer perché ha creato un nuovo linguaggio che sta intrattenendo migliaia di spettatori in tutto il mondo, tanto è vero che ha ricevuto addirittura i complimenti dell’attrice britannica del film Mary Poppins, Karen Dotrice, che lo ha definito “un artista geniale di cui spesso sentiremo il nome.” Spesso in televisione all’estero e in Italia, tra l’altro anche a Sanremo nel 2021 con Lo Stato Sociale e di recente nella trasmissione Lol talent show 2024. Poubelle che tradotto dal francese significa “Rifiuti” è un One Man show scritto da Luca Lombardo insieme al noto attore e regista Augusto Fornari che ne firma anche la regia. In questo spettacolo teatrale Luca sfodera tutte le sue doti da camaleontico mattatore e unisce la comicità all’antica arte del trasformismo, con delle scene dove il pubblico ride e allo stesso tempo rimane incredulo ai suoi travestimenti fulminei. Insomma, uno spettacolo esilarante, divertente, accattivante, dissacrante, coinvolgente, poetico, sognante. Questi sono gli aggettivi che più si addicono a questo surreale spettacolo, ricco di trasformismo, visual comedy adatto a tutta la famiglia, dove il pubblico è parte integrante del copione. Dopo averlo visto sarà difficile non “volare “con la fantasia…
Domenica 27 aprile alle 17,30, Due preti di troppo, con Antonio Grosso, Antonello Pascale, Gioele Rotini, Alessia D’Anna e Gaspare Di Stefano, regia Antonio Grosso. Quando tutto sembra perduto, quando le cose sembrano andare in un’ unica direzione, quando la vita sembra averti abbandonato, c’è sempre un momento, un attimo che all’improvviso arrivi l’eroe…e non è obbligatorio che abbia un mantello, un costume blu e una “S” sul petto, alcune volte possono indossare un colletto bianco, una camicia e un pantalone nero e avere come arma non il laser dagli occhi ma le parole che a volte sono più incisive dei fatti…in “DUE preti di Troppo”, i nostri due protagonisti, Don Ezio e Don Sabatino, riescono a salvare una comunità attraverso la musica che spesso è il collante di pace fra intere popolazioni! È la classica storia, del cattivo e dell’eroe e come in ogni storia il cattivo viene surclassato, dopo vari eventi che lo vedono vincente, dai nostri supereroi…ma noi raccontiamo una storia vera e non per questo debba esserci per forza happy end ma nemmeno una tragedia…insomma si racconta la vita che può essere bella o brutta, ma alla fine sempre vera. Due preti di troppo è un turbinio di comicità, verità ma soprattutto musica che accompagnerà i nostri protagonisti in tutta la storia…grazie alla creazione di un coro…che potrà salvare le sorti di una chiesa completamente abbandonata!
Fuori abbonamento, venerdì 13 dicembre alle 17,00 (gratuito con obbligo di prenotazione), I vestiti nuovi dell’imperatore, spettacolo di parole, figure e note di Andrea Calabretta, con Andrea Calabretta, chitarra Enrico Biciocchi, basso, Diego Di Vella, regia Emanuela La Torre, compagnia Teatro Verde. Spettacolo consigliato per bambini dai 5 anni in poi. L’idea è quella di una partitura per attori, immagini e musicisti, a partire da una fiaba di Andersen, la fiaba più attuale trascritta dal grande fabulatore venuto dal Nord: “I vestiti nuovi dell’imperatore”. La fiaba è molto più antica, risale al 1300 e nasce in Spagna. La versione da noi proposta viene raccontata in un connubio di immagini, testo, musica. Per le scene e le immagini ci siamo lasciti ispirare dai colori e dal segno di Matisse. I bambini vengono coinvolti nella storia, la musica dal vivo accompagna tutto il racconto che alterna alle parti narrate quelle cantate. Oggetti, figure e parole si muovono insieme alla storia. La fiaba diventa voce, narrazione, musica, figura, movimento, … ci suggerisce di non fermarsi alle apparenze. Una fiaba antica ma incredibilmente attuale, che fa, a un tempo, riflettere e sognare. Un tributo ad HC Andersen da vedere ed ascoltare con rinnovata curiosità.
Venerdì 4 luglio alle 21,00 (gratuito fino ad esaurimento posti), Guarda che luna – Racconti musicali di mare e di luna, ideato e diretto da Maria Letizia Beneduce, interpretato da Fabiola Battaglini, Sara Cresta, Margherita Dispensa ed Eva Petrignani, arrangiamenti musicali Maria Letizia Beneduce e Fabiola Battaglini. “Guarda Che Luna” è il quarto progetto nella forma innovativa di “concerto rappresentato” autografato dall’ ensemble “Le Capinere”, scritto e ideato da Maria Letizia Beneduce (la Capinera regina) ed interpretato dalle Capinere: Fabiola Battaglini, Sara Cresta, Margherita Dispensa ed Eva Petrignani. Si tratta di un racconto musicale diviso in quattro capitoli (un audio libro in forma di concerto) dove il mare e la luna, si raccontano al pubblico con alcuni passi tratti dalla letteratura e da un repertorio musicale selezionato e riarrangiato musicalmente dalle musiciste Fabiola Battaglini e Maria Letizia Beneduce. Video proiezioni con scenografie digitali d’autore, accompagneranno la narrazione di questo racconto emozionante e sorprendente che vedrà le cinque interpreti cimentarsi in più ruoli, tanto da qualificarle non solo come musiciste di chiara fama ma anche come “musicattrici”. Le Capinere con questo progetto, infatti, ci parleranno in un modo assolutamente originale, di come il prodigio naturale del cielo e della terra, si incontra da sempre sulla linea dell’orizzonte in un amplesso universale, diventando “musa ispiratrice” di grandi artisti ma anche dei momenti più intimi e significativi della nostra vita sentimentale. In poco più di un’ora, il pubblico sarà trasportato tra gli abissi e le galassie, alla scoperta di un tesoro nascosto attraverso la musica ed i testi di Puccini, Lucio Dalla, De Andrè, Morricone, Baricco e tanto altro, dove, il canto delle Capinere, all’unisono con quello delle sirene, incanterà chiunque lo ascolterà sorprendendo sempre, con un finale “bomba” tipico di ogni performance “Capineresca”.
Venerdì 11 luglio alle 21,00 (gratuito fino ad esaurimento posti), Gli ottoni italiani del cinema, musiche di E. Morricone, N. Piovani, N. Rota, A. Trovajoli. L’ensemble “Gli ottoni Italiani del Cinema”, è composto da musicisti di trombe, corno, trombone e tuba, strumenti caratterizzati da una spiccata proiezione sonora e una grandissima varietà timbrica. Una scelta stilistica e sonora che permette di godere di un tappeto musicale dinamico e brillante. Il tutto impreziosito da una voce femminile di soprano, dal colore avvolgente e profondo, capace di esaltare ed arricchire con la sua duttilità vocale, alcuni dei più celebri brani del panorama cinematografico italiano. L’intento di questo progetto musicale è quello di promuovere la musica italiana da film, attraverso un repertorio accattivante di brani originali, trascrizioni e arrangiamenti firmati E. Morricone, Nicola Piovani, Nino Rota, Armando Trovajoli…ecc. Un viaggio sonoro ricco e variegato, accompagnato dalla proiezione delle più famose scene cinematografiche, per ripercorrere insieme al nostro pubblico i momenti facenti parte ormai della storia cinematografica italiana.
Rileggendo con la musica, nella musica, le emozioni delle nostre pellicole del cuore.
BOTTEGHINO:
Abbonamento a 8 spettacoli in vendita online dal 12/12/2024. Biglietti in vendita online dal 19/12/2024. Abbonamenti in vendita presso l’edicola Chiossi (via Filippo Nicolai 11, tel. 0761647813). Prevendite biglietti presso l’edicola Chiossi e online su ciaotickets.it. Biglietti in vendita al botteghino a partire da mezz’ora prima dell’inizio dello spettacolo.
Info e prenotazioni: Alt Academy 06.4070056 – info@altacademy.it
CONTATTI: Teatro Don Paolo Stefani – Via Giuseppe Cristofori – Whatsapp: 3489001525 – teatrostefanicaprarola@gmail.com – https://www.teatrostefanicaprarola.com